Le feste ischitane tra culto e folklore
Se per voi il viaggio non è soltanto vacanza dal lavoro, ma anche scoperta e conoscenza, siete sull’isola giusta..
Il castello Aragonese per fondale, il borgo di Ischia Ponte, un palco immenso per le regine di questa serata le barche addobbate, ognuna da un comune diverso, che cercano di strappare il primo premio, il palio di Sant’Anna e il lungo applauso della folla.
Una festa che affonda le sue radici nella devozione popolare per Sant’Anna, la protettrice delle partorienti. In passato era infatti tradizione il 26 luglio dirigersi in barca da Ischia ponte in pellegrinaggio alla chiesetta dedicata alla madre di Maria, che si trova sulle sponde di Cartaromana.
Le donne che attendevano un bambino pregavano che tutto filasse liscio, le donne che non ne avevano chiedevano invece un regalo: la fertilità. Un culto dunque dal sapore estremamente intimo, che poi nel corso degli anni ha preso dimensioni più sgargianti trasformandosi in festa. E che festa!
Il borgo di Ischia Ponte è tutto uno scintillio e le gente viene da mare, in barca, e da terra, per prendere parte alla magia di una notte sognante. La sfilata delle barche allegoriche apre le danze, ma poi lo spettacolo continua con l’incendio del Castello Aragonese, che lascia davvero senza fiato. I fuochi d’artificio chiudono la festa e sono fuochi spettacolari che illuminano a giorno la baia e ricamano nel cielo figure di fiori, arabeschi e missili di stelle.
Se per voi il viaggio non è soltanto vacanza dal lavoro, ma anche scoperta e conoscenza, siete sull’isola giusta..
Una manciata di giorni ci separano dai primi ponti primaverili, una manciata di settimane da giorni di relax, vissuti nella pienezza di una vacanza assoluta, tra mare, terme, sole e lunghe passeggiate nel verde. Ma anche..
Il profumo di legna per i vicoletti chiusi da case colorate, l’aroma di caladarroste che invade la piazzetta, la bellezza di questi paesi arroccati su colline o stesi sulla costa, di queste case tutte con un albero di Na..
Una scampagnata che nasce, forse, per ricordare il cammino tra i campi dei discepoli di Cristo diretti ad Emmaus, la Pasquetta è anche per i laici un giorno da vivere “en plein air”, magari nell’erba alta delle colline i..
Il 6 dicembre si celebra la festa a “più alta quota” dell’isola: San Nicola. La chiesetta dedicata al culto del Santo si trova infatti in cima all’Epomeo, la vetta di quasi 800 metri che domina l’intera isola..
La ‘Ndrezzata ha origini antichissime, e risale all’epoca dei Greci, che per primi abitarono l’isola chiamandola Pitecusa. La presenza delle spade nelle danze che accompagnano il canto richiama infatti gli esercizi, sia ..