All’ombra della storia: i palazzi patrizi di Ischia Ponte e Forio

Maestosi e severi dominano i borghi di Ischia ponte ed il centro storico di Forio.Viaggio alla scoperta dei palazzi dove abita la storia

Sono tanti sull’isola gli edifici di particolare interesse che costituiscono un patrimonio anche sotto l’aspetto architettonico. Molti di essi sono sottoposti infatti a vincolo di tutela.

I palazzi storici di Ischia Ponte

Palazzo Scalfati, all’inizio di Via Seminario, a pianta rettangolare, in pietrame di tufo e pietra lavica, degli inizi del 1700.

Palazzo Malcovati (XVI sec.) detto anche Scuopolo, della seconda metà del XVI secolo, aveva originariamente scopo difensivo con la Torre del Cav. Orazio Tuttavilla, di cui non si hanno più tracce.

Palazzo della Corteglia, così detto per il fatto che le costruzioni si aprono su un cortile; sulla parete sinistra della scala di accesso è presente uno stemma gentilizio.

Palazzo Lanfreschi dei Marchesi di Bellarena, degli inizi del XVIII secolo. Palazzo Lauro, la sua costruzione risale ad epoca precedente il 1797, anno cui si riferisce un atto di compravendita a beneficio del signor don Francesco Lauro da parte del signor Giuseppe Ferraro. Per molti anni fu sede dei governatori dell’isola.

Palazzo dell’Orologio, antica sede municipale, come è citato in una planimetria del 1898. Verso la seconda decade del 1900 il Municipio fu trasferito nel vicino Palazzo Mazzella e i locali della Torre ospitarono sino al 1967 alcune aule delle Scuole Elementari. L’attuale conformazione del palazzo risale al 1759, quando i decurioni ne assicurarono la ristrutturazione; il piano terra fu adibito a carcere; sulla torre venne posto l’orologio, con quadrante in marmo, poi sostituito con uno luminoso. Nelle vicinanze l’Amministrazione fece costruire una vasca in pietra tiburtina, dove arrivava l’acqua proveniente dalla fonte di Buceto, come si legge su una lapide posta sul frontespizio del palazzo. Sopra tale iscrizione se ne legge un’altra che ricorda la morte di re Vittorio Emanuele II. Oggi nel Palazzo ha sede il Museo del Mare, inaugurato nel dicembre del 1996

I palazzi di Forio

Palazzo Biondi, costruito dal notaio Biondi tra la fine del sec. XVII e l’inizio del XVIII, più volte ampliato e modificato. Tra i più notevoli del paese, lo dice il Salvati, secondo il quale nella semplicità e severità delle linee affiora il carattere marinaro locale.

Palazzo Covatta, il più strano palazzo, dice il Salvati, tra tutti quelli che si notano nelle vie di questo originale paese; caratteristica la facciata dalle bizzarre finestre. Incerta l’epoca della sua costruzione: forse il secolo XVII per la forma del portone e della scala. Di fronte sorgeva la chiesetta/cappella Regine, del tutto scomparsa.

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