I reperti archeologici in due musei di Lacco Ameno

I poli archeologici dell’isola sono due: il Museo archeologico di Villa Arbusto che racchiude la gran parte degli scavi effettuati a Monte Vico e nella necropoli di San Montano oltre ai reperti del Castiglione ed il complesso Scavi e Museo Santa Restituta

«Il complesso degli Scavi e Museo di Santa Restituta in Lacco Ameno rappresenta – spiega il professor Giovanni Castagna – il tipico esempio di aree di scavo o di zone archeologiche trasformate in entità museali autonome. Un museo, quindi, sotterraneo (zona archeologica rinvenuta sotto la chiesa di Santa Restituta) dove il processo di musealizzazione è avvenuto nel luogo stesso di rinvenimento. L'insieme – scrive ancora Giovanni Castagna – come si presenta oggi, comprende due sezioni: una sezione Scavi e una sezione Museo. Gli Scavi permettono al visitatore di ammirare le tracce lasciate sul terreno dall'uomo nell'intrecciato e stratificato succedersi delle culture del passato. Il Museo, essendo un museo archeologico e, come tale, composto per lo più di cocci, non di opere capaci di stupire a prima vista, offre un panorama efficace delle diverse culture e stabilisce un rapporto stimolante con l'area scavi. Gli Scavi e il Museo sono situati nel comune di Lacco Ameno, la cui configurazione fisica corrisponde, come hanno dimostrato gli scavi archeologici, alla configurazione fisica dell'antica Pithekoussai dell'VIII secolo a. C., con la sua necropoli nella Valle di San Montano, l'acropoli su monte di Vico, il quartiere metallurgico di Mazzola sulla collina di Mezzavia, con gli approdi della baia di San Montano e della marina di Lacco, che allora presentavano molto più spazio dell'attuale per tirare le navi a secco, differenza dovuta a fenomeni di bradisismo».

Iniziati nel 1951 ad opera del rettore della chiesa, don Pietro Monti, gli Scavi e il Museo ebbero la sistemazione definitiva nel 1974. Il complesso offre al visitatore la possibilità di seguire il percorso che, nei musei di questo genere, è piuttosto obbligato oppure scegliere uno dei punti di cui vuole approfondire la conoscenza. Il percorso tipo, per la campionatura esposta, permette di ammirare un panorama globale, quasi uno spaccato visivo, della storia dell'isola d'Ischia, dalla preistoria al periodo greco-ellenistico-romano fino alle testimonianze del primo Cristianesimo sull'isola. Le ricerche acheologiche della zona sono soltanto in parte concluse. Ultimamente è venuta alla luce la sala battistero con al centro la vasca circolare, «recintata con muro sopraelevato dal pavimento, rivestita di marmo, munita di tre gradini" per discendere a ricevere il battesimo per immersione. Decisiva prova di un complesso cristiano, il più importante dell'isola e l'unico adatto ad accogliere - metà del secolo V - le reliquie di Santa Restituta da Cartagine».

Leggi anche:

  • Giorgio Buchner scopre l'antica Pitecusa

    Un immenso libro fatto di innumerevoli pagine è racchiuso nella terra ischitana, è la sua storia o, meglio, è la traccia infinita che la storia lascia nel suo svolgersi e che la terra coperta di fiori e di alberi, la ter..