Itinerari culturali
Perdersi ammirando quel mondo magico ed antico, fatto di uomini in miniatura, dai vestiti sgargianti, dagli occhi lunghi e lo sguardo mediorientale, fatto di contadine abbronzate, e madonne ed angeli dalle guance di giglio, di venditori e acquaioli, di casette di cartapesta e giochi d’acqua, di muschio e di sughero. Ad Ischia, come a Napoli, dicembre si tinge di una religiosità intima e popolare. Qui il Natale parla la lingua feriale dei “pastori napoletani”, parla la lingua del presepe.E l’isola di Ischia con i suoi borghi di pescatori, i villaggi rurali, le casette basse e colorate, le cantine antiche, le strade che odorano di legna bruciata nei camini e le mille e mille lucine che si accendono di sera è essa stessa un grande, sorprendente presepe