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  • La magia di Natale nella tradizione del presepe napoletano

    Itinerari culturali

    La magia di Natale nella tradizione del presepe napoletano

    Perdersi ammirando quel mondo magico ed antico, fatto di uomini in miniatura, dai vestiti sgargianti, dagli occhi lunghi e lo sguardo mediorientale, fatto di contadine abbronzate, e madonne ed angeli dalle guance di giglio, di venditori e acquaioli, di casette di cartapesta e giochi d’acqua, di muschio e di sughero. Ad Ischia, come a Napoli, dicembre si tinge di una religiosità intima e popolare. Qui il Natale parla la lingua feriale dei “pastori napoletani”, parla la lingua del presepe.E l’isola di Ischia con i suoi borghi di pescatori, i villaggi rurali, le casette basse e colorate, le cantine antiche, le strade che odorano di legna bruciata nei camini e le mille e mille lucine che si accendono di sera è essa stessa un grande, sorprendente presepe

  • Da Forio a Lacco Ameno passando per il bosco di Zaro

    Percorsi ecologici

    Da Forio a Lacco Ameno passando per il bosco di Zaro

    Da Forio è possibile raggiungere Lacco Ameno a piedi attraversando uno dei boschi più panoramici dell’isola: Zaro. Tra olivi centenari, carrubi, ginestre e mirti una passeggiata che si snoda su due sentieri uno più interno al bosco e l’altro che costeggia il salto di roccia di punta Caruso, assolato e affacciato sul mare aperto.

  • Paradisi da diporto. Heaven's Quay a Lacco Ameno

    Diportismo

    Paradisi da diporto. Heaven's Quay a Lacco Ameno

    Qui nelle calde serate di un’estate di quarant’anni fa avreste potuto ammirare Liz, occhi viola, sprofondata nei cuscini verde pallido di un Riva, oppure sbarcare con movimenti da vestale la Callas, con minor grazia corpulenti attori biondi così americani, avvolto nella immancabile nuvola di fumo, Angelo Rizzoli. Qui oggi approdano Terry Gilliam, Ben Kingsley, Diane Kruger, Neil Jordan, Tennis Hopper e giganteschi nomi del cinema internazionale. E a Lacco Ameno non poteva che esserci un molo da mille e una notte!Heaven’s Quay, di nome e di fatto

  • Non importa che sia riccia, che sia frolla. Pur che sia una sfogliatella

    Enogastronomia

    Non importa che sia riccia, che sia frolla. Pur che sia una sfogliatella

    Una tavola semplice, a volte frugale, come quella dell’isola di Ischia sa anche aprirsi in banchetti luculliani che non si apprestano soltanto nelle occasioni importanti e nelle feste comandate. Perchè se per tutta la settimana ci si è mantenuti in virtuoso equilibrio calorico è bene che la domenica si rompano gli argini della gola e ci si getti a capofitto in pranzi dalle numerose portate che si concludono con una trottola di dolci, le classiche “pastarelle” dove brilla regina la sfogliatella o meglio le sfogliatelle, perchè “so’ doje sore: ‘a riccia e a frolla”.

  • Le bottiglie di pomodoro: una tradizione ischitana

    Enogastronomia

    Le bottiglie di pomodoro: una tradizione ischitana

    Sapore, profumo, gusto e tradizione si mescolano in quello che può definirsi un vero e proprio rito che si svolge nelle case di Ischia in estate: la preparazione della conserva di pomodoro detta per metonimia “le bottiglie di pomodoro”. Un modo per portarsi sulla tavola invernale la bontà del pomodoro fresco, ma anche una vera e propria festa dove ognuno, grandi e bambini, svolge il suo compito, con scrupolo ed attenzione. Perché le bottiglie di pomodoro riescano bisogna darsi da fare...

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