La vetta dell’Epomeo dall’antica mulattiera
In cima all’Epomeo, una antica chiesa e un eremo su una montagna di mistica bellezza..
Un bell’itinerario che conduce dalla frazione di Succhivo a Panza nel borgo di Sant’Angelo, passando per stradine e sentieri di campagna, e costeggiando una gola rigogliosa coltivata in maniera “eroica” a vite e a frutteti. La stradina si imbocca a Succhivo, nella zona sud ovest dell’isola; si può giungere a Panza con il bus, eppoi farsi lasciare alla prima fermata lungo la strada veicolare che conduce a Sant’Angelo.
Si scende per qualche metro e subito si rimane catapultati in un mondo silenzioso e antico, fatto di piccole case con orti ridenti, dove non è raro imbattersi in contadini gentili e ospitali. La stradina prima è sterrata poi diventa asfaltata, ma l’atmosfera non cambia. Mura bianche a calce, gerani, qualche gatto, antiche cantine nascoste dagli alberi e un’atmosfera davvero bucolica.
Dalle alte mura a secco ammirate i cespugli rigogliosi di lavanda, un grande albero di gelso crea un tunnel vegetale rendendo al camminatore un doppio favore: un’ombra densa e rinfrescante e..deliziosi frutti da mangiare, senza badare alle mani che diventano rosse, perché sono buonissimi (e molto rari oggi da trovare).
La stradina spunterà sulla strada veicolare, in un piccolo abitato, di fronte dall’altra parte della via, il sentiero pedonale continua e dolcemente vi porterà nei pressi della spiaggia di Cava Grado a Sant’Angelo.
Noi vi consigliamo però una breve sosta “all’acquafrescaio” che troverete di fronte a voi. Un piccolo chiosco che fa solo limonate e premute di arancia, qua sull’isola le chiamano “bombe”, ma l’esplosività è riferita solo alle vitamine.
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