Il silenzio, la bellezza dei luoghi, il mare e quella calma che soltanto i posti dove la natura è padrona riescono ad infondere, fanno di Ischia un’isola eletta per le riflessioni, la lettura e la scrittura.
La troverete a metà strada di Corso Vittoria Colonna, la via basolata che costeggiando il mare porta da Ischia porto a Ponte, nella zona che si chiama Mandra; però la biblioteca Antoniana di Ischia non affaccia proprio sulla strada; occorre cercarla salendo la stradina chiamata “ rampe di Sant’Antonio”, che termina con la chiara facciata della chiesa di sant’Antonio, accanto alla chiesa c’è questa antica biblioteca ischitana.
La Antoniana fu fondata da Monsignor Onofrio Buonocore, autore peraltro di numerose pubblicazioni sull’isola d’Ischia, nel 1956; poi si è costituita in ente morale e da qualche anno è diventata "Biblioteca Comunale". Il fiore all’occhiello della Biblioteca è la collezione di libri antichi.
Tra i numerosi volumi che la biblioteca custodisce, il “Prezioso diario del Convento delle Clarisse isolane” (1575-1911) e le tre edizioni “De rimedii Naturali che sono nell’isola di Pithecusa, hoggi detta Ischia” libri due (1689- 1751). Ma ci sono anche molti libri fondamentali per conoscere la storia e l’identità ischitana, tra cui la “Storia dell’isola d’Ischia" scritta nel 1867 dall’erudito storico locale Giuseppe D’Ascia. Girovagando nelle ampie sale luminose della biblioteca Antoniana troverete sistemati con ordine negli scaffali, libri di letteratura, d’arte, storia, sociologia, filosofia.
Sia che abbiate le idee chiare, sia che vogliate qualche consiglio rivolgetevi alla direttrice della biblioteca. Lina D’Onofrio è un’appassionata di libri antichi e di letture contemporanee, ed una attiva promotrice di eventi e di convegni culturali che costantemente si svolgono nella sala principale della biblioteca.
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