Luce e ombre del Seicento Napoletano: un quadro di Mattia Preti a Forio
È uno dei giganti della pittura del Seicento, seguace di Caravaggio, visse a Roma, Napoli e Malta. Un artista per l’epoca internazionale anche se era nato in un piccolo paese del profondo sud di cui conservò sempre traccia nel suo nome. Mattia Preti fu per tutti infatti il cavalier Calabrese, pittore straordinario dallo stile pienamente barocco, dal linguaggio figurativo elegante, dalle “pennellate franche” e “gran macchie”. Ad Ischia potrete ammirare la potenza espressiva in una Pietà di Mattia Preti di commovente bellezza conservata nella sagrestia della Chiesa di San Francesco a Forio
Le chiese dell’isola di Ischia custodiscono un patrimonio artistico incredibile tra pitture, sculture, oggetti in maiolica, miniature. La chiesa di San Francesco a Forio che si trova nella piazza Municipio è facilmente raggiungibile passeggiando per il centro storico. Qui è custodita una tela di Mattia Preti raffigurante una Pietà la cui luce gelida e il pathos trattenuto delle figure parlano al cuore del credente ma anche agli occhi ed ai sensi degli esperti d’arte.
Scrive il professor Achille Della Ragione
«la chicca più preziosa della chiesa di San Francesco è custodita in sacrestia, visitabile a richiesta, grazie alla gentile disponibilità di padre Armando, un colto francescano, che sogna di allestire alle spalle dell’altare maggiore una piccola pinacoteca. Parliamo di una spettacolare Pietà dai colori lividi e cianotici, da assegnare senza ombra di dubbio alla mano virtuosa di un gigante del secolo d’oro della pittura napoletana: Mattia Preti.
In passato la critica si è occupata del dipinto foriano ed ha adombrato l’ipotesi che potesse trattarsi di una copia. Ma sia le figure femminili che il volto del Cristo mostrano una morbidezza di tocco ed una preziosità materica che, vanamente, potremmo pretendere dalla mano di un copista, anche se molto abile. Se vogliamo invece vedere una copia di questa tela autografa, dobbiamo recarci al Prado, dove potremo ammirare lo stesso soggetto, ma di minore qualità, replicato da uno dei più noti allievi ed imitatori del Preti: lo spagnolo Pedro Nugnez de Villavicencio.
Quanto siamo ricchi e spreconi noi napoletani! Conserviamo chiusa e non visitabile una tela di uno dei grandi maestri del Seicento europeo, mentre all’estero, in uno dei più celebri musei del mondo, espongono la copia. La tela foriana va collocata nel primo periodo maltese dell’artista, poco dopo il 1660, quando il Preti, non potendo reggere la rivalità con il più giovane Giordano, si ritira nella tranquillità dell’isola di Malta, da dove, con inesausta fertilità, continuerà per quasi quaranta anni ad inviare le sue opere in Italia ed in Europa».
Se venite in vacanza ad Ischia inserite nel vostro itinerario cultura una visita alla chiesa di San Francesco di Forio. Se soggiornate in un hotel dell’isola di Ischia fatevi indicare dallo staff dell’albergo come raggiungere Forio: sarà una giornata indimenticabile.
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