Sulla tavola natalizia ischitana non può mancare a fine pasto il “roccocò”.Dolce di consistenza dura, a volte durissima, racchiude in sé l’anima campagnola della cucina ischitana ed anche un po’ il carattere della sua gente che sa essere impenetrabile e rustica, ma anche affettuosa, come la forma a ciambella che viene data al roccocò. E che profumo di campi e di arance! Perchè dentro il roccocò c’è tutto il sole di Ischia
Se siete in vacanza ad Ischia nel periodo natalizio o per un week end di Capodanno assaggiate i roccocò, preparati secondo l’antichissima ricetta napoletana.
Sembra che ad inventarli siano state le suore di un convento napoletano nel 1300. La ricetta è rimasta immutata da allora.
Chiodi di garofano, cannella, noce moscata e pepe bianco sono gli ingredienti della polvere magica, il pisto, che si diffonde nell'aria quando siete in giro per Ischia a partire dal giorno dell'Immacolata, l'8 dicembre e fino all'Epifania, sulla tavola isolana i roccocò verranno serviti in abbondanza.
C’è chi li sgranocchia lentamente, chi li inzuppa nel liquore per ammorbidirli, chi li affronta con decisione, chi li divide con il coltello e ne mangia solo una metà.
Il roccocò aiuta a chiudere in letizia un pranzo natalizio ma anche a comprendere l’indole dei nostri commensali!
Qualcuno può anche provare commozione al cospetto di una fumante pentola di ragù fatto seguendo tutte le indicazioni della ricetta tradizionale, quella salsa che sfiora l'opera d'arte per quanta cura, sapienza e pazienza..
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