Il 17 gennaio si avvicina, e con esso una delle tradizioni più affascinanti e antiche della cultura popolare italiana, molto sentita anche sullisola d'Ischia: la festa di Sant'Antuono.
Questa ricorrenza, dedicata a Sant’Antonio Abate, è conosciuta non solo come un giorno per onorare il Santo, ma anche come una celebrazione della vita contadina e agricola, anima vera del territorio isolano con la sua particolare biodiversità.
Sant’Antuono è venerato come il protettore degli animali, e in molte comunità rurali si organizzano processioni, benedizioni di animali e festeggiamenti che uniscono grandi e piccini. Gli animali da cortile, i cavalli e tutti gli animali da compagnia vengono portati in raduno per ricevere la benedizione, un momento che sottolinea il legame speciale di gratitudine reciproca che esiste da sempre tra gli esseri umani e gli animali.
Le origini di questa tradizione affondano le radici nella storia e nella cultura popolare. Si narra che Sant’Antonio avesse dedicato la sua vita alla cura degli animali e alla protezione delle creature più deboli.
Ogni anno, il 17 gennaio, i festeggiamenti culminano con l’accensione di un falò propiziatorio preparato al centro della piazza da tutti gli abitanti del luogo, sul quale vengono sistemati i materiali derivanti dalla pulizia delle campagne: rami, ramoscelli, sfalci di siepi e foglie; vengono poi disposti vecchi oggetti rotti e dismessi che non possono essere riparati.
Il fuoco rituale raggiunge il culmine riscaldando il freddo crepuscolo della sera, e al termine vengono preparate le braci per la cottura e la preparazione di piatti tipici a base di carne e verdure invernali.
Si respira un’atmosfera vivace e gioiosa e spesso si organizzano spettacoli folkloristici e attività per intrattenere tutte le famiglie.
Come sempre il folklore lascia che il sacro si mescoli col profano: questa festa dalle antiche radici contadine è il momento per celebrare l’importanza del focolare domestico, degli animali che ci tengono compagnia e che ci sfamano, dell’inverno che fa riposare la terra, del vecchio che lascia il posto al nuovo.
Anche anticamente era Inoltre un momento prezioso per rafforzare i legami tra la comunità, accogliere i visitatori e valorizzare la tradizione locale.
Oggi, che si tratti di una passeggiata tra le stradine del borgo o di una chiacchierata con gli amici davanti al fuoco e ad un buon piatto, ogni momento diventa speciale.
Insomma, che siate turisti o residenti, la festa di Sant’Antuono è un’occasione da non perdere per vivere il calore dell’ospitalità isolana e per celebrare insieme la bellezza dell’isola di Ischia.
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