Il babà rustico
Il babà rustico può essere portato in tavola intero e tagliato dai commensali in caso di pranzo più informale, va invece tagliato a fettine in deschi meno familiari, per i finger food ed i buffet...
Le fave tenerelle spuntano con il primo calore nella terra bruna della campagna ischitana. E' privilegio di pochi passeggiare nell'orto e cogliere un baccello, aprirlo con un dito, sentirne il delicato profumo e mangiare le fave che contiene, da quella già formata e matura, a quelle piccolissime che si trovano negli angoli.
Se venite ad Ischia in vacanza potreste farlo anche voi, perchè in quasi tutte le terre dell'isola in primavera spuntano fave verdi, verdi ed i contadini non vi negheranno un assaggio di queste primizie. Ma potete gustare le fave ischitane anche nelle ottime trattorie dell'isola, dove è radicata la religione slow food, un culto dei prodotti stagionali, degli ortaggi locali e delle antiche ricette contadine.
Il periodo per gustare le fave fresche sull'isola è aprile. Le fave sono una prelibatezza anche perchè vivono un tempo molto breve. 15 giorni, un mese, il mese di aprile dopodichè come ci ricorda un’antica canzone ischitana che recita “ A Santa Restituta ‘e fave so’ arrennute” La festa di santa Retsituta viene nella seconda metà di maggio ed a quel tempo le fave sono già indurite. Ed allora veloci a consumare le fave di Ischia.
Come si mangiano? Fresche con la pancetta, acompagnate da fette di panello cotto a legna, il famoso pane di Boccia o anche calde a zuppa, sempre accompagnando la pietanza con fette di pane abbrustolito. Eppoi il sapore delle fave fresche può essere riportato nel cuore ghiaccio dell'inverno conservandole sottolio o seccate.
Il babà rustico può essere portato in tavola intero e tagliato dai commensali in caso di pranzo più informale, va invece tagliato a fettine in deschi meno familiari, per i finger food ed i buffet...
Chi siede ad una tavola ischitana non potrà prescindere dagli antipasti che sono un vero e proprio apripista nel caleidoscopico mondo di sapori della tavola locale. Ognuno di questi “bocconcini” è infatti la versione in..
Teneramente coltivati nelle campagne con vista mare dell’isola di Ischia i cucuzielli sono tra gli ortaggi più amati della cucina ischitana. Leggeri e dietetici se bolliti, vispi e pieni di carattere se fritti o soffritt..
“Chi beve da questa Coppa, subito sarà preso dal desiderio di Afrodite dalla bella corona “ e cosa ci poteva mai essere in quella Coppa di Nestore da scatenare nell’uomo un tale desiderio d’amore, uno slancio totale di v..
Ischia, a Pasqua anche il gusto vuole la sua parte. C’è una festa infatti più dolce di questa? La tavola delle delizie isolane è pronta, aspetta solo voi per un viaggio di Pasqua nei sapori più intensi della cucina medit..
Le graffe sono un dolce tipico della cucina ischitana...