Antipasti che delizia! Il variegato mondo degli apri-pista della tavola ischitana

Chi siede ad una tavola ischitana non potrà prescindere dagli antipasti che sono un vero e proprio apripista nel caleidoscopico mondo di sapori della tavola locale. Ognuno di questi “bocconcini” è infatti la versione in miniatura del ventaglio di pietanze squisitamente mediterranee, dove pomodori, pesce , frutti di mare e verdure di stagione vanno a braccetto.Antipasti che sdilinquiscono anche i più spartani. Come non commuoversi infatti di fronte alla rustica bontà di una bruschetta con i pomodorini dolci o alla fragranza delle pizzelle di sciorilli”, le alici marinate, i tenerissimi cicinielli!

Fantasia degli ischitani a tavola si scatena con gli antipasti che a volte diventano un vero e proprio pasto nel pasto. La tavola viene sommersa di piatti, piattini e sperlunghe zeppe delle cose più deliziose del creato: boccocini di mozzarella, prosciutti e salami nostrani, pancetta con le fave, olive lisce e olive ripiene aprono le danze, perchè sono solo “l’antipasto dell’antipasto”.

Poi squillano le trombe e giunge tutta l’armata dei sottolio, non sottolio qualunque di badi bene! Le verdure sono quelle dell’orto ischitano, vengono preparate con cura dalle brave massaie isolane che le lasciano dormire in vasetti di vetro sotto dita e dita di olio per qualche tempo prima di portarle in tavola – debutto che in genere avviene a Natale. Nell’olio ad Ischia finiscono: carciofini e melanzane, zucchine, broccoli, pomodori, finocchi e finanche le carote!

Ancora uno squillo di tromba ed è il turno delle fritture, calde, calde, vero e proprio preludio d’estate: pastacresciuta con il cuore di alga, di zucchine, di ricotta, di cicenielle, di mozzarella, crocchè di patate, palle di riso, melanzane, carciofi e zucchine impanate e fritte. Eppoi ci sono le bruschette: con i pomodorini dolci, con i fagioli o anche soltanto con olio e aglio strofinato sulla crosta croccante per accompagnare un soutè di cozze o qualche alice marinata.

Questo naturalmente è solo l’inizio del pranzo, ma se pensate che sia troppo potete anche fare una scelta, l’importante è che ogni giorno ne assaggiate qualcuno per non lasciarvi indietro nessuna bontà ischitana! E se cominciate bene non potete non chiudere in bellezza, immersi nella più verace tradizione dell’estate ischitana, il vino con le pesche. Il vino con le pesche ad Ischia non è un semplice post pranzo, è un vero e proprio rito, che rinsalda il legame dei convitati e mantiene alto il morale, anche se dopo tanto ben di Dio c’è da scommetere: la felicità è ben salda nei nostri cuori.

Leggi anche:

  • Autunno tempo di raccolta: i funghi dei boschi ischitani

    Viene l’autunno e l’isola di accende di misteriosi toni dorati. Un continuo bagliore di bronzo - come antiche armi guerresche - ora nei boschi. Sono gli alberi che rosseggiano, le piante che luccicano al sole più tiepido..

  • La frittata di verdure di Re Ferdinando di Borbone

    Anche se sembra strano un’umile frittata può portare il nome di un re: succede per la frittata del Re Lazzarone, una specialità partenopea intitolata a re Ferdinando I di Borbone, quel re che trascorreva buona parte dell..

  • Le pizzelle di Sciurilli ai fiori di zucca

    Antipasto o contorno non so, c’è di certo che fanno lacrimare dalla bontà. Profumate e fragranti, con un cuore morbido e seducente le pizzelle di fiori di zucca fanno la loro comparsa in cucina in primavera, quando sulle..

  • Pasticci d'autore: il sartù di riso

    Il sartù di riso è uno di quei piatti “impegnativi” della cucina ischitana, ed infatti si prepara nelle occasioni importanti o nei giorni di festa.Pur essendo un piatto molto diffuso in tutto il sud Italia, la ricetta tr..