Tra falchi, conigli selvatici, pesci d’argento: la fauna di Ischia

Un’occhiata veloce verso il cielo basterà per scorgere grandi e bianchi gabbiani o piccoli e leggiadri pettirossi. Ma ci vorrà uno sguardo attento tra i cespugli, nel silenzio dei boschi, per vedere conigli e lepre selvatici, nella loro variopinta pelliccia, cibarsi di ghiande e castagne. Il volo regale di una coppia di falchi potrà segnare l’aria, mentre in funambolico cammino tra rocce e balze scoscese pecore bianco latte e barbute caprette cercano l’erba più tenera. E se l’aria è mite, farfalle e insetti accenderanno di colore prati e vecchi casali di pietra. Poi al primo sguardo sotto il mare e sarete catturati dalle scudisciate argentee delle pinne di pesci minuti, dall’ondeggiare vigile delle orate, indifferente delle meduse, incatenato delle alghe.

E se sarà notte e se sarà primavera le lucciole brilleranno tra i mandorli, negli orti, nei giardini, ed i gatti di Ischia intoneranno un canto d’amore.

L’isola di Ischia è natura in tutte le forme, flora tanta, ma anche fauna.

Tra gli animali terrestri troviamo la biscia e la lucertola fra i rettili, ed il coniglio, sia selvatico che "di fossa". Il coniglio selvatico è un coniglio un po’ più piccolo di quello domestico, con una diversa conformazione del cranio (anche le orecchie sono molto più piccole di quelle del coniglio comune) e delle zampe. Il colore è prevalentemente fra il grigio e il rossastro, mentre il ventre e la gola sono bianchi.

Vive nei boschi e sui monti, e non si riproduce in cattività. Completamente diversa la situazione per quel che riguarda il coniglio d’allevamento.

Tradizionalmente questo ad Ischia non si effettua in gabbie, ma in “fosse”. Questa tradizione, ormai quasi scomparsa, ma in netta ripresa, prevede l’allevamento dei conigli in fosse di circa tre metri di profondità. Allevati in questo modo i conigli hanno la possibilità di scavare lunghe gallerie e quindi di essere in continuo movimento, e di conseguenza le loro carni diventano più sode e gustose. Analizzando gli uccelli dell’isola, naturalmente possiamo dividerli in stanziali e di passo.

Fra gli stanziali sono la capinera, il cardellino, la civetta, il fringuello, il gabbiano comune e quello reale, il gheppio, il gufo, il luì piccolo, il merlo, il passero, il pettirosso, la poiana, lo sparviero, il succiacapre, il torcicollo, il verdone ed il verzellino.

Tra gli uccelli di passo: il germano reale, la ghiandaia, la gazza, la cornacchia grigia, la cornacchia nera, il corvo imperiale, il cuculo, il falco pellegrino, la peppola, il ciuffolotto, il fagiano, la quaglia, il rigogolo, l’occhiocotto, la sterpazzola, l’assiolo, la civetta, il gufo, lo storno, il pettirosso, l’usignolo, la monachella, il codirossone, il passero solitario e l’upupa. Il periodo favorevole per osservare il passaggio di moltissime specie di uccelli è da marzo a maggio e dalla fine di agosto alla seconda settimana di ottobre.

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