A caccia di storia, cultura e folclore nelle strade dell'isola d'Ischia

Duemila anni di civiltà mediterranea hanno lasciato il segno. Isola di approdi stranieri e terra di pionieri, Ischia ha un passato antichissimo che offre a chi vuole conoscerlo un percorso che va dall’età del ferro al Medioevo, dal Rinascimento al Settecento borbonico, all’unità d’Italia

E questo lungo tempo non è trascorso senza lasciare traccia.

Dal Castello Aragonese, enorme scrigno di storia, ai musei archeologici, alle tantissime chiese, ai palazzi patrizi dei centri storici, ma anche nei vicoli, nelle casette dei pescatori, nelle strade basolate del centro, parla la storia, sia quella con la maiuscola, delle battaglie e delle corone, sia quella della ferialità, della vita di tutti giorni che racchiude una cultura antichissima che trascorre dai riti pagani alle celebrazioni religiose, dalle necropoli greche di Monte Vico, alla battuta e’ lastico o la ndrezzata, i rutilanti balli popolari che sono giunti fino a noi, intatti dopo centinaia di anni.

Se camminate per queste fresche stradine, alzate spesso lo sguardo: in un angolo una edicola votiva di pacata bellezza vi parlerà di culto, si ma anche di artigianato artistico, di un’arte della ceramica che giunse sull’isola a Lacco Ameno, in un giorno qualunque, dell’VIII secolo ac. Vi giunse sulle navi dei greci, quei greci dell’Eubea, che come Ulisse amavano i viaggi e la scoperta; ma come Ulisse, non trovarono alla fine del viaggio le colonne d’Ercole, incontrarono invece, come il mitico eroe, le sirene, o meglio l’incanto delle sirene nell’isola più verde del mediterraneo; e qui, è storia nota, piantarono le tende…

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