La Corsa dell'Angelo
La sacra rappresentazione della Corsa dell'Angelo a Forio a Pasqua..
Già gli antichi Romani celebravano l'anno nuovo. Il loro calendario era però continuamente mutato dai vari imperatori; si scelse quindi di sincronizzarlo con il sole.
Fu Giulio Cesare, nel 46 a.C., a creare quello che ancora oggi è conosciuto come il calendario Giuliano, che stabiliva che l'anno nuovo iniziava il primo gennaio.
Il primo di gennaio i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, il tutto accompagnato da ramoscelli d’alloro, detti strenne come augurio di fortuna e felicità. Il nome strenna derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia, che aveva uno spazio verde a lei dedicato sul Monte Velia.
La dea era apportatrice di fortuna e felicità; il termine latino strena,presagio fortunato, deriva probabilmente proprio dalla dea.
Terra che mantiene sempre vivo l’ancoraggio con la cultura marinara e contadina,
Ischia festeggia san Silvestro con cibi assolutamente genuini, il menu è molto vario: si va da piatti di pesce freschissimo, a volte pescati personalmente dagli ischitani la notte tra il 30 ed il 31 dicembre, frutti di mare, pasticci di pasta e tortani a volontà.
Ma che si ceni a base di pesce o di carne un piatto non deve assolutamente mancare sulla tavola ischitana di Capodanno, per motivi scaramantici: le lenticchie che assicurano denaro e felicità.
Se scegliete di trascorrere le vostre vacanze di fine anno ad Ischia, il Capodanno ischitano vi stupirà non solo con un ventaglio di cibi saporitissimi ma anche con le tante feste in piazza ed i veglioni “all nigh long”.
Ma quando scocca la mezzanotte andate alla finestra: uno degli spettacoli più grandiosi di fuochi artificiali che avete mai visto vi lascerà a bocca aperta e vi insegnerà come la gente del sud scacci gli spiriti maligni e prepari la strada all’anno che nasce.
La sacra rappresentazione della Corsa dell'Angelo a Forio a Pasqua..
Il 6 dicembre si celebra la festa a “più alta quota” dell’isola: San Nicola. La chiesetta dedicata al culto del Santo si trova infatti in cima all’Epomeo, la vetta di quasi 800 metri che domina l’intera isola..
Per chi veniva in vacanza ad Ischia negli anni 50, 60 e 70 le “pesciaiole”, le pescivendole, erano figure familiari, quasi parte del paesaggio, il paesaggio gonfio di sole della baia dei Maronti...
Le feste religiose sulle isole offrono spesso uno spettacolo toccante: la processione per le acque della statua del santo che si celebra. Questo accade anche a Lacco Ameno in occasione di una delle feste più grandiose de..
Una manciata di giorni ci separano dai primi ponti primaverili, una manciata di settimane da giorni di relax, vissuti nella pienezza di una vacanza assoluta, tra mare, terme, sole e lunghe passeggiate nel verde. Ma anche..
La ‘Ndrezzata ha origini antichissime, e risale all’epoca dei Greci, che per primi abitarono l’isola chiamandola Pitecusa. La presenza delle spade nelle danze che accompagnano il canto richiama infatti gli esercizi, sia ..