Qualche volta avrete avuto – andando per mari e scogli – un contatto non troppo piacevole con un riccio di mare. Nero, scorbutico, arroccato sugli scogli, a volte ingannevolmente mimetizzato, il riccio di mare ha aculei così penetranti che chi li prova difficilmente li dimentica. Ma se vi dicessimo che in barba al suo aspetto ed al suo caratterino il riccio è buono? Anzi ottimo. Buono da mangiare, ottimo con le linguine, il riccio per molto tempo è stato una delle grandi risorse che il mare offriva nei giorni in cui il pescato era carente
Nelle case dei pescatori i ricci crudi ma anche i ricci preparati con la pasta sono stati per anni un semplice succedaneo in mancanza di meglio.
E così dall’ingegno delle massaie è nato uno dei primi piatti più ricercati della tavola mediterranea.
Oggi che il riccio di mare è protetto questo piatto è diventato ancora più “prezioso”.
La polpa di riccio di mare è una vera leccornia, di un colore arancione tenue, densa, pastosa i palati amanti del sapore tipicamente marino sanno apprezzarla in tutte le sue varietà: a crudo, nelle insalate, sui crostini o come condimento di un bel piatto di pasta.
Sull’isola di Ischia potete gustare i ricci di mare nei migliori ristoranti, sulla riva destra ve ne sono numerosi che espongono fuori quelle tipiche “ spaselle di legno “ con i pesci freschi, i frutti di mare, ed i bruni ricci.
Ma anche nelle locande del lido, nei ristoranti che si trovano nelle tante calette dell’isola di Ischia - e che sono spesso raggiungibili solo dal mare – potrete mangiare ottimi ricci di mare preparati come più vi piace.
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