Autunno tempo di raccolta: i funghi dei boschi ischitani
Viene l’autunno e l’isola di accende di misteriosi toni dorati. Un continuo bagliore di bronzo - come antiche armi guerresche - ora nei boschi. Sono gli alberi che rosseggiano, le piante che luccicano al sole più tiepido di ottobre, i rami caduti tappezzati di muschio verdissimo. A terra foglie, foglie, foglie cadute e tra le foglie la testa scura di un fungo. È tempo di raccolta. È venuta la stagione dei funghi
«Campeggeran ne’ verdi prati e funghi liete donne corranno or questi or quelli; lascerà il ghiro il sonno e 'l loco ove era e l'assiuolo si sentirà la sera».
La natura ischitana è ricca e generosa e non smette mai di regalare a chi la ama dei frutti della sua terra. Se abbiamo appena smesso di fare scorpacciate di albicocche e pere, susine e uva dorata, ora con l’autunno viene il momento di abbassare il capo e andare in cerca nel sottobosco di funghi e poi castagne.
Ad Ischia sono tanti i luoghi dove nei giorni che seguono la pioggia ci si reca alla ricerca dei "cap nir", come vengono chiamati qui i funghi porcini. In genere si parte di buon ora; già alle prime luci dell’alba si inizia la perlustrazione delle località più ricche di funghi come il Rotaro a Casamicciola, Fiaiano a Barano, ma anche Santa Maria al Monte ed i fianchi dell’Epomeo.
C’è da dire che i più ricercati sono i porcini ad Ischia si trova la varietà “Boletus aereus” un fungo piuttosto tozzo nel gambo, con il cappello marrone scuro. Questo è un fungo tipicamente mediterraneo, che predilige i boschi dell’Italia centro-meridionale. Ma ci sono anche altre specie di funghi commestibili ad Ischia che crescono in quantità sotto castagni, querce, faggi, abeti.
Naturalmente bisogna essere esperti; se conoscete bene i funghi, allora cestino di vimini sotto il braccio e via in un escursione a caccia di sapori muschiati nei boschi ischitani. Ma se non siete esperti allora accontentatevi di passeggiare, in questa meravigliosa campagna autunnale e i funghi ischitani mangiateli pure, ma al ristorante!
D’altra parte la tavola ischitana non può che essere specializzata nei piatti a base di funghi selvatici e non. La cucina ischitana ha un numero incredibile di pietanze a base di funghi: dalla pizza, ai contorni, dalla pasta fatta in casa con salse ai funghi agli arrosti ripieni di funghi e verdure.
Ed alcuni ristoranti - quando è autunno - organizzano delle vere e proprie sagre a tema. Funghi porcini e non solo, i simpatici cap nir sono spesso in compagnia di maiale e castagne, due altri ottimi prodotti tipici di Ischia che bisogna assolutamente assaggiare in una vacanza slow food alla ricerca di piaceri autunnali…
Che si chiami Margherita, in onore di una testa coronata, Marinara o Quattro stagioni la regina incontrastata della tavola napoletana è una celebrità mondiale.Ma la vera pizza si mangia solo a Napoli..
Teneramente coltivati nelle campagne con vista mare dell’isola di Ischia i cucuzielli sono tra gli ortaggi più amati della cucina ischitana. Leggeri e dietetici se bolliti, vispi e pieni di carattere se fritti o soffritt..
Sulla tavola natalizia ischitana non può mancare a fine pasto il “roccocò”.Dolce di consistenza dura, a volte durissima, racchiude in sé l’anima campagnola della cucina ischitana ed anche un po’ il carattere della sua ge..
Qualche volta avrete avuto – andando per mari e scogli – un contatto non troppo piacevole con un riccio di mare. Nero, scorbutico, arroccato sugli scogli, a volte ingannevolmente mimetizzato, il riccio di mare ha aculei ..
Già nell’ottocento i viaggiatori che dai paesi del Nord venivano sull’isola di Ischia erano colpiti e affascinati da strane piante grasse che spuntavano un po’ dovunque sulle rocce, sugli strapiombi scoscesi sul mare, tr..
In quel tempo lontano, quando i supermercati non esistevano, si produceva un po’ tutto sotto casa: l’orto dava la frutta e la verdura, il cortile la carne e le uova, e la farina ed il mattarello creavano le forme più div..