Il babà rustico
Il babà rustico può essere portato in tavola intero e tagliato dai commensali in caso di pranzo più informale, va invece tagliato a fettine in deschi meno familiari, per i finger food ed i buffet...
Per non farne a meno anche in altri periodi dell’anno le donne ischitane hanno sviluppato un’arte conserviera eccezionale: e così melanzane, funghi, carciofi, ma anche finocchi, zucca, broccoli finiscono in barattoli di vetro, immersi in un ventre di olio purissimo di oliva. Ed arance, more, albicocche si trasformano in marmellate e confetture. Conserve che portano nel cuore dell’inverno il sorriso dell’estate.
Voi che siete in procinto di venire in vacanza ad Ischia, sappiate che l’isola che venite a visitare è un po’ autarchica in fatto di produzione alimentare, fate quindi bene spazio nella vostra bisaccia perchè sicuramente sarete tentati di portare con voi qualche tondo vasetto di preziosissimi sott’olio o una dolce marmellate profumata di sole, una volta che sarà scoccata l’ora degli addii e il ritorno alla maison sarà inderogabile.
Ci avrete lasciato un po’ di cuore ad Ischia sicuramente, ma avrete portato con voi anche un po’ di bontà ischitane per quella cena speciale con amici o semplicemente per ripercorrere attraverso il gusto il vostro bel viaggio ad Aenaria. Le campagne di Ischia danno un po’ tutti ai suoi abitanti, non a caso passgegiando per i borghi rurali scopritere che la maggiore parte delle terre, anche il fazzolettino di orto più piccolo, è coltivato con amore e ricco di ogni ben di Dio.
Non fate catturare lo sguardo soltanto dalle viti che campeggiano per le campagne al sole, perchè sotto di esse si nascondono altri tesori della terra. Melanzane nerissime, pomodorini rubini, ruchette tenerelle, il giallo di un peperone, eppoi alberi di ogni frutto: aranci soprattutto ma anche meli, ciliegi, peschi, albicocchi, fichi. Tutte queste bontà hanno un ruolo fondamentale nella cucina isolana che è infatti tra le più saporite e ricche di vitamina del Mediterraneo.
Naturalmente non sempre è tempo di un ortaggio o di una frutta; ed ecco venire in soccorso la sapienza antica della massaia ischitana che da tempo immemorabile ha imparato a conservare il sapore ed il profumo dell’orto con metodi di conservazione assolutamente naturali. Aprire a dicembre un vasetto di melanzane sott’olio o di funghi in estate è un’esperienza eccitante: immediatmente la stagione di quell’ortaggio balza vivida fuori dal vetro emanando il suo profumo, prima ancora di trasformare il vostro gentil palato in un’estasi di sensazioni
Nelle trattorie migliori dell’isola potrete già compiere la solenne esperienza dell’antipasto a sott’olio e prosciutti della casa; dopo potrete andare alla ricerca delle conserve fatte in casa per acquistarle e portarle con voi, si trovano un po’ dovunque nei negozi di delicatessen ischitane ma anche presso gli stessi contadini che commerciano i loro prodotti.
Il babà rustico può essere portato in tavola intero e tagliato dai commensali in caso di pranzo più informale, va invece tagliato a fettine in deschi meno familiari, per i finger food ed i buffet...
In quel tempo lontano, quando i supermercati non esistevano, si produceva un po’ tutto sotto casa: l’orto dava la frutta e la verdura, il cortile la carne e le uova, e la farina ed il mattarello creavano le forme più div..
È croccante, gustoso e sincero. È una bontà tutta napoletana molto rustica, una volta cibo dei poveri, ma ora prelibatezza per quei buongustai che apprezzano la genuinità dei suoi ingredienti e quel suo caratteristico pr..
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