Piano Liguori: tra le viti l’azzurro del mare
Piano Liguori: è uno dei percorsi più dolci e panoramici, si snoda tra i filari di vite di Campagnano e cantine antiche..
Eppoi la bellezza del luogo, del mare e l’ottimo ristorante che troverete nella baia meritano di trascorrervi ore liete tra tuffi in mare, nuotate, snorkeling e tanto, tanto sole. Per imboccare il sentiero della Scarrupata dovete raggiungere la località Vatoliere e Barano. Raggiungete la chiesa del paese e imboccate la stradina che la costeggia; questa strada conduce ad un bosco dove troverete una croce di ferro posta lì dai Padri Passionisti.
Guardando a destra rispetto alla croce vedrete un piccolo sentiero delimitato da una rete metallica, guardando con attenzione potrete individuare una freccia con l’indicazione Ristorante sul mare, seguitela. Presto giungerete ad una scalinata piuttosto ripida, da qui parte la discesa alla Scarrupata. Attenzione: mentre la prima parte della discesa è facile, ad un certo punto il sentiero diventa esposto; anche se non è un sentiero particolarmente difficile, perchè sufficientemente largo, potrebbe però diventare un problema per chi soffre di vertigini. A chi non se la sente consigliamo di tornare indietro e magari andare a prendere un barchino dalla spiaggia dei Maronti per raggiungere la Scarrupata dal mare.
Un sentiero invece che strapperà gli applausi di chi è sempre a caccia di scorci mozzafiato, questo certamente si colloca nella top list dell’isola di Ischia. Si cammina per circa dieci minuti tra fichi d’india, canne, qualche ulivo, e tanto azzurro e si giunge su una grande spiaggia di sassi, dove potete fare uno dei bagni più straordinari ad Ischia. Se amate lo snorkeling andate ad esplorare anche la vicina caletta di san Pancrazio, che si trova a sinistra della scarrupata, qui c’è una grotta dove i giochi di luce tra acqua e pietra creano un’atmosfera da lanterna magica.
Il ristorante della Scarrupata serve ottimi piatti della cucina ischitana, fritture di pesce ed ottimo vino con le pesche. Attendete il tramonto per affrontare la salita: è impegnativa, ma con delle soste la si compie in circa mezzora. Un capitolo a parte merita l’osservazione della falesia, che l’occhio esperto di geologia scoprirà ricchissima di prodotti vulcanici. Qui ci sono testimonianze delle lave di numerose eruzioni vulcaniche tra le più antiche dell’isola.
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