C'è tutto il corpo sotto i nostri piedi, la riflessologia plantare

Lo sapevate che sotto la pianta dei nostri piedi ci sono collegamenti con tutto il corpo? Migliaia e migliaia di punti che portano al cuore, alla testa, ai polmoni. Centinaia e centinaia di invisibili canali che stimolati attivano energia lì dove serve. Un sapere antico di millenni, la riflessologia viaggia dalla Cina all’Egitto, fino all’Europa e giunge fino a noi. E siccome è l’energia la protagonista di questa pratica, l’isola di Ischia con la sua terra viva, la sua forza vulcanica, e una lunga tradizione di termalismo è il luogo eletto dove ritrovare il benessere allo stato puro in questa terapia assolutamente naturale

la spiegazione storico - scientifica della riflessologia plantare è tratta dal sito www.fncm.it

Già millenni fa i popoli colti conoscevano la connessione e la possibilità di trattare l’organo disturbato a distanza. La riflessologia plantare cura i mali del corpo agendo sui piedi ed è una tecnica di massaggio sempre più conosciuta ed apprezzata in Europa.

Viene praticata in Cina da millenni, dove inizialmente era considerata l’agopuntura dei poveri.

La riflessologia considera secondo i principi della medicina tradizionale chiese, il corpo percorso da canali di energia (meridiani) che iniziano o finiscono ai piedi. E’ riconosciuto che ogni individuo si presenta al mondo con una quantità di energia ereditaria (energia ancestrale) e che attraverso l’aria che respira e l’alimentazione quotidiana può aumentare o dimi¬nuire il suo equilibrio energetico.

L’energia circola dentro i canali che sono in relazione con una parte del corpo e con gli organi che si trova¬no in quella parte (energia RONG). Questi canali e i loro punti possono ammalarsi o intossicarsi dando luogo ad uno squilibrio energetico. Attraverso il piede si riesce, con una buona pratica, a riconoscere i segnali e a trattare i vari punti cercando di ristabilire l’equilibrio energetico che a sua volta migliorerà il sistema nervoso, arterioso e venoso. Il primo testo conosciuto sulla riflessologia in generale è il "nei king", scritto da Huang Ti che raccolse tutte le notizie che i suoi avi si erano tramandati oralmente.

Questo testo è talmente importante che viene ancora oggi usato nelle facoltà dì medicina dove si insegna: agopuntura, digitopressione, massaggio tradizionale, moxaterapia, riflessologia ed erboristeria. Troviamo tracce del massaggio riflessogeno anche in India: sotto alcune statue del Bhudda dormiente sono rappresentati, nella pianta dei piedi, i vari sistemi solari, lunari e terrestri.

In Cina ed in India, veniva fatto largo uso, fin dai tempi remoti, di questo particolare tipo di massaggio, sia come diagnosi che come cura e prevenzione delle malattie. La prevenzione soprattutto serviva a mantenere in buona salute il paziente. Si racconta che ai quei tempi il medico veniva pagato solo fino a quando il paziente godeva di buona salute, mentre all’insorgere di disturbi i compensi venivano sospesi e addirittura il medico poteva essere punito se si rifiutava di curare.

Seguendo le migrazioni dei popoli, la tecnica di riflessologia si trasferisce nell’America del nord dove, con la fisioterapia, diviene la base della medicina dei pellerossa. Quando i piedi costituivano uno dei più validi mezzi di trasporto dell’uomo, venivano loro attribuiti attenzioni ed onori. Nell’epoca biblica la lavanda dei piedi era una cerimonia religiosa.

Gli antichi egizi, come attestano numerosi papiri, erano in grado di curare ogni malanno elencando precise norme per l’insorgere delle malattie.

Proprio in Egitto è stato scoperto uno dei più antichi dipinti testimoniante la riflessologia, nella tomba del medico Akhmahar a Sakkara, nel quale è chiaramente visibile la pratica del massaggio al piede e alla mano. E’ noto che i faraoni si facevano lavare e massaggiare spesso i piedi così come, in altri periodi della storia, altri popoli prestarono attenzioni particolari a questa parte del corpo.

Un notevole contributo allo studio di questa tecnica ci è stato fornito, in tempi recenti, dal medico americano William Fitzgerald. Venuto casualmente a contatto con dei testi di medicina tradizionale cinese, iniziò ad occuparsi di riflessoterapia. Arrivò a tracciare una mappa delle zone riflessogene, che rappresentano in maniera primitiva la rete dei meridiani dell’agopuntura e della digitopressione.

Mise a punto una tecnica teorico - pratica e pubblicò nel 1917 il libro “Zone Therapy of relieving pain at home”.

Ai giorni nostri esistono varie scuole con due principali tipi di indirizzo: l’orientale, che unisce le scuole cinese, tibetana, indiana, facendo riferimento ai meridiani dell’agopuntura e della digitopressione e l’americana - europea che prosegue specificatamente il lavoro approfondito del Dott. Fitzgerald.

Una semplice pressione del pollice sul piede permette, con una buona pratica, di capire quale zona del corpo o quale organo corrispondente in fluisca negativamente sul benessere fisico o mentale della persona in esame.

Tramite l’osservazione riferita a callosità, duroni, tagli ed altre piccole situazioni presenti nel piede, si riesce, lavorandovi quotidianamente, a prendersi cura di noi stessi, cercando di sviluppare maggiormente la prevenzione.

La riflessologia plantare permette di avere dei benefici immediati in tutto il corpo: migliora il flusso sangui¬gno e linfatico, riduce le tensioni ed allevia il dolore. Tramite la pratica quotidiana, ha un’azione preventiva sull’intero organismo. I riflessologi più esperti riusciranno a trattare e curare con successo anche patologie particolari.

Le varie tecniche di riflessoterapia utilizzano gli stessi principi neuro fisiologici.

È interessante notare come tutte le riflessoterapie caratterizzate da elementi e si trovino sempre in zone di sensorialità specializzata: il piede, la mano, l’orecchio, l’occhio, In tutte le riflessoterapie comunque si determinano modificazioni funzionali a carico delle varie base del sistema nervoso centrale: livello neurovegetativo, sensitivo - informativo, metabolico, lamentale ma, soprattutto, influenzare il sistema energetico riequilibrarlo.

È altrettanto vero che con sfruttare le riflessoterapie capire meglio il corpo umano con le sue malattie e disfunzioni.

Se siete in vacanza sull’isola di Ischia potete praticare l’intero ventaglio di terapie del benessere nei centri specializzati, ma anche nell’hotel di Ischia in cui avete scelto di soggiornare durante il vostro viaggio sull’isola. La maggior parte degli alberghi di Ischia infatti ha centri termali e health and beauty all’avanguardia, dove potere effettuare tutti i trattamenti termali, massaggi, fisioterapia, trattamenti estetici e curativi.

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